(Lettera aperta ai Soci e agli Escursionisti)

 Caro Socio, gentile Escursionista, vorremmo porci una grande domanda: “che relazione c’è tra il Gallo Forcello della Piana del Devero, il fenomeno dell’acqua alta a Venezia ed i mutamenti climatici di cui tanto si parla da qualche tempo?”

In maniera molto semplice e didascalica potremmo darci la seguente risposta:

“Il Gallo Forcello, assieme alla Pernice Bianca, sono due volatili che hanno un equilibrio vitale molto complesso e delicato, così come complesse e delicate sono le aree in cui vivono e nidificano (come la Piana del Devero) e la loro presenza, assieme agli altri animali ed alla flora del luogo, sono indicatori dello stato di  conservazione dello splendido ambiente in cui si trovano.       La scomparsa di questi animali significherebbe che la naturale biodiversità del luogo si è compromessa, con il rischio che questo ambiente, in futuro, non sia più così come oggi lo vediamo. La scienza ci spiega come ogni modifica ambientale, anche se modesta, interagisce con le aree adiacenti, con le quali costituisce un unico grande complesso ecosistemico.
Come è noto, la Piana del Devero fa parte delle Zone Speciali di Protezione e Conservazione individuate dalla normativa Europea, ed assieme ai Parchi ed alle Aree Protette dell’Ossola contribuiscono alla conservazione della biodiversità ed al mantenimento degli habitat naturali e sono quindi un importante tassello nella difesa dell’equilibrio ecologico Italiano, Europeo e Mondiale.
Oramai tutti gli studi scientifici sono concordi nell’individuare delle interconnessioni molto strette tra i singoli mutamenti locali, dovuti all’azione dell’uomo, ed il cambiamento climatico globale del nostro pianeta, con il manifestarsi dei fenomeni estremi, come ad esempio l’acqua alta a Venezia (mai così intensa e frequente come negli ultimi cinquanta anni).

Se la risposta ti sembra adeguata, possiamo allora porci un’altra domanda: “Cosa significa oggi avere in tasca la tessera CAI o essere comunque un appassionato escursionista? ”

Tutti conoscono il CAI per l’attività escursionistica e per i suoi bivacchi e rifugi, ma forse non tutti sanno che l’Art.1 dello Statuto recita: “Il Club Alpino Italiano, fondato a Torino nel 1863 su iniziativa di Quintino Sella, è una libera associazione nazionale, avente per scopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale”, e che per espressa disposizione della Legge24 dicembre 1985, n. 776al CAI compete “….la promozione di attività scientifiche e didattiche per la conoscenza di ogni aspetto dell’ambiente montano nonché di ogni iniziativa idonea alla protezione ed alla valorizzazione dell’ambiente montano nazionale.

Per quanto sopra, con i suoi oltre trecentocinquantamila soci, il CAI è la più grande Associazione Ambientalista Italiana.

E dopo aver celebrato 150 anni di storia e grazie ai nostri quasi 800 iscritti, la sezione CAI SEO di Domodossola vuole ancora di più sentirsi partecipe di questa “mission”.

Sul nostro rinnovato sito web www.seocaidomo.it abbiamo pubblicato il calendario dell’attività 2020, ma l’impegno che vogliamo darci, per l’anno nuovo, sarà quello di caratterizzarci meglio sul significato del nostro ”andare per monti”.

Una prima azione concreta sarà l’adesione della nostra Sezione ai progetti CETS (Carta Europea Turismo Sostenibile) e RESICEST (Resilienza ambientale delle attività ricreative nelle aree protette dell’Ossola, attraverso la Carta Europea per il Turismo Sostenibile), che si propongono di affrontare a livello locale gli impatti delle attività ricreative sugli habitat e sulle specie delle aree protette,in una visione d’insieme aperta e costruttiva (maggiori informazioni sul sito www.areeprotetteossola.it ).

Non si tratta certo di attivare divieti o limitazioni al nostro “andare per monti” ma di promuovere buone pratiche comportamentali,  con  un atteggiamento attento e consapevole,  perché tutelare l’ambiente in cui viviamo è un dovere di tutti e a volte basta osservare poche e semplici regole nelle nostre attività quotidiane ed escursionistiche.

Tutela dell’ambiente significa anche preservare il patrimonio storico dei nostri sentieri, dando seguito alle direttive Europee, recepite dalla Regione Piemonte, con il censimento e la mappatura (tracciato GPS) dei percorsi che con tanta sapienza e lavoro gli abitanti delle Terre Alte hanno saputo realizzare nel corso dei  secoli.

Proseguirà anche nel 2020 l’impegno dei Rilevatori CAI della nostra Sezione nella struttura SOSECP (Struttura Operativa Sentieri e Cartografia Piemonte), con la rilevazione e la mappatura dei sentieri nel nostro territorio, ma allo stesso tempo continueremo anche nell’impegnativa opera della loro manutenzione e della necessaria segnaletica.

Il Territorio va Valorizzato e Promosso, realizzando itinerari sicuri e fornendo all’escursionista tutte le indicazioni necessarie: cartografia, tracciati GPS, posti tappa, mezzi di trasporto pubblico, punti di interesse paesaggistico, storico e culturale, ecc., in parte già reperibili sui nostri siti web www.seocaidomo.it  e www.estmonterosa.it

Continueremo quindi ad andare per monti, per sentieri e rifugi, forse con maggiore attenzione e consapevolezza del bellissimo e prezioso ambiente in cui ci muoviamo, ma senza dimenticare il luogo dove le nostre iniziative nascono: la sede di via Borgnis a Domodossola.

Grazie alla disponibilità dell’Amministrazione Comunale stiamo avviando un completo “restyling” della sede, col proposito di renderla più funzionale e accogliente, dotandola di una “sala nobile” che permetterà di valorizzare e rendere fruibile a tutti la nostra biblioteca e i tanti oggetti testimoni dei 150 anni di storia del CAI SEO.

Un anno, il 2020, che ci apprestiamo ad affrontare con queste ed altre mille idee, ma con rinnovato spirito: tante  piccole cose ma grandi ambizioni alla portata di tutti ed in particolare dei giovani, ai quali rinnoviamo l’invito ad avvicinarsi al nostro sodalizio per alimentarlo con le loro idee e le loro forze.                                                                                                                                                                                                 Il Presidente Paolo Pozzo ed il Consiglio Direttivo Sezione CAI SEO Domodossola